RAPPRESENTAZIONE "TIFONIANA"
IN UN DIPINTO PREISTORICO.
René Guénon : une représentation « typhonienne » dans une peinture préhistorique.
dal blog d'Abdoullatif
Prof. Frobenius Leo e Douglas C. Fox.
Pitture preistoriche su roccia in Europa e in Africa, da materiale degli archivi dell'Istituto di Ricerca per la morfologia della Civiltà, Francoforte sul Meno. ( Museum of Modern Art , New York.)
Questo volume, pubblicato in occasione di una mostra, è particolarmente degno di nota.
A parte le numerose riproduzioni che lo illustrano, ripercorre con molti dettagli la storia delle difficoltà incontrate dagli scopritori delle prime pitture rupestri. Quelle che gli "studiosi" hanno persistentemente osteggiato per anni, perché ai loro occhi, non poteva esistere una civiltà, e quindi arte, in un’epoca così lontana: un bell’esempio della forza del pregiudizio!
Il motivo di questo disconoscimento, fondamentalmente è nel fatto che "la mente occidentale è stata permeata dalla convinzione che la cultura del nostro tempo sia la più alta che l'uomo abbia mai raggiunto, che le culture più antiche non potevano in alcun modo essere confrontate con la grandezza dell'esistenza della scienza moderna, e soprattutto tutto ciò che è stato sviluppato, prima dell'inizio della storia non poteva essere considerato che "primitivo" ed insignificante rispetto allo splendore del XIX secolo " .
La situazione non è migliorata molto, questa mentalità non è cambiata molto da allora, anche se in alcuni casi particolari come quello in questione, è stata finalmente costretta a inchinarsi davanti a prove troppo convincenti.
- Qualsiasi questione di discrezione "estetica" a parte, l'interpretazione di questi dipinti, appartenenti a civiltà su cui non ci sono molti altri dati, è naturalmente molto difficile, anche se spesso non del tutto impossibile, là dove un significato rituale è lasciato intuire più o meno completamente.
Notiamo per esempio che una figura trovata nel deserto libico sembri, in modo alquanto sorprendente, una rappresentazione "Tifoniana" dell'antico Egitto, ma per un curioso errore, è stata definita come una "testa del Dio sciacallo ", mentre in realtà rappresenta Anubis e non Set, infatti, è in modo molto evidente," il dio con la testa d’asino" ed è abbastanza interessante trovarne la presenza in epoca preistorica.
(René Guénon, Compte rendu de livre, Etudes Traditionnelles, Octobre 1938)